La potatura dell’olivo
La potatura è un’operazione molto delicata che non lascia spazio all’improvvisazione, ragione per cui è richiesta una buona conoscenza della pianta. Al Nord del suo areale di coltivazione (l’area mediterranea) il periodo più adatto alla potatura si situa tra la fine della stagione invernale e la fioritura; di solito tra marzo e maggio. È necessaria molta prudenza e attenzione per evitare i rischi derivanti da improvvisi abbassamenti di temperatura o gelate tardive.
L’olivo è una pianta particolare in quanto i rami presenti nella parte più vicina al fusto hanno la tendenza a crescere e a svilupparsi maggiormente rispetto a quelli che invece sono situati nella parte più lontana del ramo stesso. Un olivo che viene lasciato crescere in modo naturale, assumerà con il tempo un portamento a forma di globo cespuglioso; questo farà sì che la vegetazione e la fruttificazione avvengano sempre di più verso la parte esterna della chioma, mentre all’interno si registrerà una progressiva perdita di foglie. La pianta ha infatti bisogno di molta luce, che deve penetrare bene all’interno della chioma, se si vuole che anche quelle parti siano produttive. Per una potatura riuscita è molto importante riconoscere i vari rami: la fruttificazione si ha sui rametti di un anno; meno frequentemente su quelli di due anni e mai sui rami più vecchi di due anni.
I RAMI DI UN ANNO possono essere:
Succhioni: sono quelli che nascono dalle gemmi latenti che si trovano lungo i rami più grossi, nelle posizioni medio-alte della chioma. Si possono sempre togliere, ma è meglio farlo in occasione della potatura annuale;
Polloni: sono rami che si sviluppano direttamente dal tronco o dal ceppo della pianta;
Rami fruttiferi: rametti a frutto o misti che fruttificheranno nell’anno (tutti quelli che non sono succhioni o polloni)
Obiettivi della potatura:
- rinnovare i rami produttivi
- migliorare la penetrazione di luce e aria internamente alla chioma della pianta
- eliminare i rami secchi e quelli danneggiati
- contenere la crescita della pianta
- rendere la pianta più resistente agli attacchi dei parassiti
- sostenere la crescita vegetativa
- mantenere costante la produttività ovvero ridurre per quanto possibile l’alternanza di produzione
- prevenire l’invecchiamento della pianta.
La potatura dell’olivo può essere lieve, media o intensiva.
Con potatura lieve si definisce un intervento che asporta meno del 20% della chioma; deve essere praticata nel corso della fase di allevamento, quella che precede l’entrata in produzione dell’olivo. Le potature lievi sono indicate anche quando ci si attende una scarsa produzione, come avviene nell’ “anno di scarica” cioè un anno sfavorevole per la produzione di olive.
La potatura media prevede la riduzione della chioma variabile tra il 20 e il 35% circa. La stragrande maggioranza degli interventi di potatura dell’olivo è di questa portata.
La potatura intensa è un intervento piuttosto importante che ha un impatto notevole sulla pianta è quindi da effettuarsi con una certa cautela e soltanto quando si deve stimolare l’emissione di nuovi germogli al fine di riformare o ringiovanire la pianta.
Come procedere alla potatura dell’olivo ?
- Quando si decide di procedere è necessario operare la scelta sia dei rami produttivi neoformati da mantenere, in sostituzione di quelli ormai esauriti, sia di quei rami a legno (polloni e succhioni) che servono a ricostituire o sostituire parti dello scheletro dell’albero. Il taglio deve essere deciso, netto; è fondamentale utilizzare attrezzi adatti che dovranno essere perfettamente puliti, adeguatamente disinfettati e ben affilati; è molto importante evitare di sfilacciare la corteccia.
- Un’attenzione particolare va data alla conservazione di una carica adeguata di rami fruttiferi, che garantiranno la produzione dell’annata: non essendo possibile conservare tutti i rami fruttiferi, andranno selezionati quelli meglio illuminati, di medio vigore e ben distribuiti, in grado di assicurare una produzione di olive sull’intera chioma.
- La potatura deve essere effettuata in modo tale che la superficie di taglio sia inclinata verso il basso e l’esterno; ciò consentirà un migliore drenaggio dell’acqua piovana e ridurrà il rischio di attacchi fungini e carie del legno. I rami dell’olivo hanno la tendenza a rimarginarsi facilmente e rapidamente e quindi, di norma, non è necessario ricorrere al mastice cicatrizzante.
Alcuni consigli di come procedere:
- potare per primi i rami più grossi e vigorosi; sugli altri si interverrà in un secondo momento;
- procedere dall’alto della chioma verso il basso, lasciando un ramo apicale con funzione di cima su ogni branca principale;
- effettuare i tagli equilibrando la chioma; non devono cioè esserci rami eccessivamente vigorosi da una parte e troppo poco vigorosi dall’altra;
- relazionare gli interventi di potatura a dipendenza dell’età della pianta e del suo vigore. Gli olivi più giovani devono essere potati in modo meno intenso rispetto alle piante più vecchie. Olivi molto giovani possono anche non richiedere potatura.
Questa descrizione, per quanto precisa, dà solo delle indicazioni teoriche; l’associazione organizza annualmente un corso di potatura che illustra la parte teorica e permette di esercitare la parte pratica.